Quando si parla di trombosi si fa riferimento alla formazione di un coagulo di sangue all'interno di un vaso, che può essere venoso, arterioso, coronarico o capillare. La parola trombo deriva dal termine thrombos, ossia grumo, la presenza di questa ostruzione può dare luogo a conseguenze piuttosto gravi, poichè, se di dimensioni significhe, il coagulo può bloccare il flusso sanguigno, privando alcuni organi di nutrimento ed ossigeno, sino a causarne la necrosi.
L'occlusione può essere parziale o totale, tra le sue conseguenze che possono verificarsi durante una trombosi vengono citate le lesioni cardiache o delle pareti vascolari, accompagnate da un rallentamento della circolazione e dalla tendenza futura del sangue a coagularsi.
E' possibile curare i fenomeni trombotici mediante l'assunzione di farmaci anticoagulanti, nel caso specifico di trombosi arteriose i medici preferiscono prescrivere farmaci vasodilatatori, che provocano appunto la dilatazione dei vasi e quindi lo scorrere più libero del sangue.
La gravità del fenomeno tromotico è variabile e dipende da diversi fattori; primo fra tutti il tipo del vaso nel quale ha luogo il fenomeno, nonchè le dimensioni e la localizzazione dei vasi stessi, possono infatti essere coinvolte le arterie, trombosi arteriosa, così come i capillari o le vene,trombosi venosa, e la trombosi può coinvolgere diversi distretti del nostro corpo; fondamentale poi evidentemente sarà la dimensioni del trombo, specie in relazione al livello di occlusione provocata, completa o parziale, e alla velocità con la quale riuscirà a sciogliersi.
In alcuni casi è possibile porre rimedio asportando chirurgicamente il trombo, anche questo però può accadere solo nel caso di trombosi arteriosa, l'intervento deve però essere repentino, in modo da rendere nuovamente funzionale il vaso temporaneamente occluso. Ad ogni modo, in caso di trombosi è necessario rivolgersi ad un medico in maniera immediata e successivamente osservare l'assoluto riposo a letto.